Carbone vegetale sulla pelle: tutti i benefici

Carbone vegetale per la pelle

Il carbone vegetale, fino a poco tempo fa, era comunemente associato solo a quei prodotti utili per chi soffre di problemi di digestione. Negli ultimi anni però ha assunto un ruolo importante anche in campo beauty. Sono infatti tanti i benefici del carbone vegetale sulla pelle, scopriamoli insieme.

Che cos’è il carbone vegetale

Il carbone vegetale è conosciuto anche come carbone attivo o carbone attivato. Si tratta di una sostanza naturale che si presenta come una polvere nera molto porosa, inodore e insapore. È ottenuto dalla lavorazione del legname di vario tipo, come salice, pioppo e betulla, o dai suoi scarti di lavorazione. Il suo processo di produzione consiste prima nella combustione in ambiente privo di ossigeno e a temperature molto elevate, poi in presenza di vapore acqueo, aria o gas al fine di aumentarne il potere di assorbimento. Le sue proprietà sono note fin dall’antichità, ad esempio come antibatterico naturale e antimicotico.

La sua porosità lo rende un prodotto versatile e impiegabile in svariati ambiti, compreso il campo cosmetico. Si è infatti dimostrato un valido alleato per la pulizia della pelle, in grado di “attirare” in superficie qualsiasi tipo di impurità. Per questo viene spesso usato come ingrediente purificatore di molti prodotti.

Quando usare il carbone vegetale sulla pelle

Troviamo il carbone vegetale ad esempio come componente di maschere, scrub e detergenti. Applicato sulla pelle, infatti, attraverso l’uso di questi prodotti, consente l’eliminazione di sebo e impurità del derma. Ha la capacità di assorbire quelle sostanze che possono dare origine alle imperfezioni (sebo, residui di make-up, inquinamento ecc.). Queste sue proprietà purificanti lo rendono quindi perfetto per le pelli miste o grasse, ma anche per chi ha la pelle secca e sensibile, e per chi vive in ambienti inquinati da fumo di sigaretta e smog.

Come anticipato, la polvere di carbone è presente come ingrediente principale delle maschere per il viso. In queste viene spesso usato come sostituto della classica argilla, perché a differenza di questa non secca molto la pelle. Lo troviamo anche negli scrub, in quanto favorisce una naturale esfoliazione eliminando le cellule morte. Dona inoltre luminosità alla pelle, in quanto ha un leggero effetto schiarente che contribuisce ad ottenere un tono dell’incarnato più chiaro e salutare, riducendo l’aspetto di macchie e cicatrici.

Per non perdere i risultati raggiunti dal carbone vegetale sulla pelle è importante seguire anche un’alimentazione corretta. Esistono tantissimi cibi depurativi, che permettono di mantenere la pelle pulita e detossinata.

Nel mondo del make up, invece, è molto usato nei cosmetici biologici. Grazie al suo colore nero viene utilizzato per tingere in modo naturale ombretti, matite ed eyeliner. Inoltre questo tipo di colorante è particolarmente indicato per chi non tollera i pigmenti artificiali e minerali.

Gli altri impieghi

L’uso del carbone vegetale sulla pelle per migliorarne l’aspetto è solamente uno dei suoi tanti campi di applicazione. Il carbone attivo presenta proprietà talmente tanto varie da rendere possibile il suo impiego nei più disparati ambiti. Di seguito ne vedremo alcuni.

Nell’industria non alimentare il carbone attivo viene utilizzato per potabilizzare l’acqua, per trattare le acque reflue industriali e l’aria in caso di inquinamento. In campo alimentare, invece, negli ultimi anni è sempre più frequente trovare prodotti da forno neri, questo perché la polvere del carbone viene utilizzata anche come colorante naturale in quanto rientra tra gli additivi consentiti.

Il classico utilizzo rimane tuttavia quello di rimedio naturale in caso di gonfiore addominale e meteorismo. Il consumo di carbone consente di assorbire i gas che si formano nello stomaco trattenendoli nei suoi pori. Questo consente di ridurre il dolore e la tensione addominale e facilitare la digestione. Il carbone vegetale porta benefici anche in caso di diarrea. È anche antidiarroico, in grado quindi di compattare le feci e per questo può essere utilizzato ad esempio in caso di diarrea acuta dovuta a colon irritabile, batteri, virus, tossine e farmaci.

In caso di reflusso gastroesofageo il carbone vegetale può essere d’aiuto per spegnere bruciori, ma anche sfiammare le pareti gastriche a causa di acidità e gastrite. Ancora una volta la sua capacità adsorbente permette di trattenere i succhi gastrici in eccesso riducendo bruciore e irritazione.

Il carbone attivo ha anche un’azione disinfettante: al suo passaggio ingloba batteri e virus del tratto gastrointestinale. Può essere d’aiuto inoltre per ostacolare l’assorbimento di sostanze tossiche e favorire l’eliminazione dei metalli pesanti, farmaci, droghe e funghi che possono accumularsi nel nostro corpo.

Come assumerlo

Qualora si faccia uso del carbone attivo per gli impieghi sopracitati, questo viene spesso assunto in polvere da sciogliere in acqua, oppure in compresse o tavolette. È acquistabile in erboristeria, farmacia e addirittura nei grandi supermercati. Per rendere possibile la sua assunzione anche a persone diabetiche è stata prodotta anche una linea di carbone vegetale senza zucchero.

In tutti i casi, prima di iniziarne l’uso è sempre opportuno rivolgersi comunque al proprio medico. Questo prodotto potrebbe infatti presentare delle controindicazioni.

Le possibili controindicazioni del carbone vegetale

Le controindicazioni più degne di nota riguardanti l’assunzione di carbone attivo sono la stitichezza e la possibilità che questo interferisca con l’assorbimento di nutrienti e farmaci.

Non è quindi indicato per chi soffre di costipazione in quanto potrebbe peggiorare il disturbo. 
Occorre poi prestare attenzione se si soffre di carenze nutrizionali. In caso di assunzione di farmaci, il carbone andrebbe preso a distanza di almeno 3 o 4 ore per non ridurne l’efficacia. È comunque sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante, così che venga analizzato il caso specifico. Si deve evitare l’uso il carbone vegetale attivo anche nei casi di appendicite o di altre ostruzioni dell’intestino.

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