Tipi di fanghi in SPA, per una pelle più tonica

Il fango è un prodotto ampiamente usato in campo medico per le sue infinite proprietà. La maturazione del fango si ottiene quando viene lasciato in acqua termale tra i 6 e i 12 mesi al fine di consentire all’argilla contenuta al suo interno di inglobare tutte le proprietà chimico-fisiche dell’acqua termale.
Per questo motivo, esistono diverse tipologie di fanghi, in base alle caratteristiche dell’acqua termale usata e degli oligoelementi che la compongono. I fanghi dei percorsi benessere sono diversi per composizione ma sono tutti orientati alla cosmesi della pelle e alla riduzione della ritenzione idrica. Sono utilizzati anche in campo medico contro disturbi osteoarticolari, dolori reumatici, nevralgie, neuriti e osteoporosi.
Composizione e funzione
I fanghi sono composti per la maggior parte da acqua termale e argilla che ne formano la sostanza principale. Al fango neutro sono aggiunti, a discrezione, olii essenziali, erbe e alghe che sprigionano sali minerali, macroelementi, microelementi e oligoelementi.
L’acqua termale, riscaldata ad una temperatura di circa 45/50°C, favorisce la microcircolazione sottocutanea, la sudorazione tramite la dilatazione dei pori e la successiva eliminazione di tossine e scorie. Questa particolare azione cutanea è ottimale per combattere l’acne, i punti neri, la cellulite, le smagliature, le rughe e addirittura la forfora grazie all’azione regolatrice sulla produzione sebacea.
Maturazione e applicazione
I fanghi necessitano di un periodo di maturazione all’interno appunto di acqua termale per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi: in tal modo l’argilla presente nel fango ha la possibilità di far sue tutte le proprietà benefiche dell’acqua prima di vederle rilasciate effettivamente sulla pelle.
L’applicazione può essere totale su tutto il corpo o localizzata in una zona precisa di interesse: la durata di posa del fango varia dai 12 a non più di 20 minuti. Successivamente all’applicazione, è necessario rimuovere il fango ormai quasi incrostato con abbondante acqua tiepida e successivamente immergersi in un bagno termale a 35°C. Dopo il bagno, è buona consuetudine seguire un periodo finale distensivo sdraiati su un lettino e avvolti con un panno caldo per la durata di circa un quarto d’ora. È importante non eccedere con l’applicazione dei fanghi: si consiglia pertanto un ciclo di 3 impacchi, massimo ogni 3 giorni.
Classificazione e tipologie
I fanghi si classificano in base alla loro composizione minerale predominante. Possono dunque essere sulfurei, solforosi, clorurati, ferruginosi, arsenicati o salsoiodici.
Tuttavia, i tipi di fanghi si definiscono più per la loro effettiva azione sulla pelle, pertanto troveremo fanghi anticellulite, dimagranti, drenanti, attivi e bentonitici, sino ad arrivare ai fanghi più specifici quali quelli del Mar Morto, i Geomar, i Guam e i Venus.
Come già accennato, tutti questi fanghi hanno un basilare azione contro la ritenzione idrica, a favore dell’eliminazione delle tossine, stimolante la microcircolazione e contro gli inestetismi in generale. I fanghi anticellulite vengono realizzati con estratti fitoterapici di centella, mirtillo, edera e pugnitopo.
I fanghi attivi sono caratterizzati dall’implementazione di alghe e olii essenziali oltre che di erbe e sali minerali. I fanghi bentonici traggono il loro nome dall’argilla di Fort Benton, in Montana e sono celebri per l’effetto levigate e schiarente sulla pelle. I fanghi del Mar Morto sono ricchi si sali minerali e oligoelementi propri della zona specifica e hanno un particolare effetto antidolorifico e antinvecchiamento.
I fanghi Geomar sono realizzati con l’aggiunta di alghe oceaniche ed erbe specifiche al fine di rendere al meglio l’elasticità della pelle. I fanghi d’alga Guam utilizano anch’essi alghe oceaniche dell’isola di Guam (arcipelago delle Marianne) ricche di vitamine, metalli, sali e microenutrienti.
Questi sono i tipi di fanghi più quotati all’interno dei Centri Benessere, scegli il tuo preferito!
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